Era da un po’ che mi stuzzicava l’idea di dolcificare un dolce con la marmellata. Ne ho diverse in dispensa, un po’ perché a volte mi regalano quelle fatte in casa (che sono sempre gradite), un po’ perché quando scovo qualche composta di sola frutta (o quasi) o qualche marmellata artigianale dagli accostamenti insoliti non so resistere e la compro subito.

Anche se non ho ben capito come sia possibile, dato che alcuni produttori dicono che per legge le marmellate (o composte che siano) devono contenere una percentuale, seppur minima, di zucchero, che agisce come conservante, sul mercato si trovano delle splendide composte niente affatto dolcificate (neanche con zucchero d’uva, concentrato di mela o altri dolcificanti naturali), eppure dolcissime. Una di queste è la composta di pere di Cibo Crudo, che ha come *ingrediente unico* le pere e per me è la “marmellata” più buona che ci sia, seconda forse solo ad una composta di mele che faccio in casa, anche lei completamente non dolcificata, ma dolcissima, la cui preparazione però è un po’ lunga e per questo non la preparo spessissimo. Prossimo autunno, all’arrivo delle mele nuove, posto la ricetta. Promesso!

Ma torniamo al nostro cake.

Che dire, Alice di Panelibrienuvole ha postato alcuni dolci preparati con la marmellata e mi ha messo la pulce all’orecchio. Io ho fatto un paio di prove ed è venuto fuori un dolce sofficissimo, fragrante, profumato, umido ma non bagnato, assolutamente da rifare e provare in mille varianti.

Se lo provi e ti piace almeno la metà di quanto è piaciuto a me, se ti va fammi sapere lasciandomi un commento. Mi farai felice.

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Grado di difficoltà:  

Tempo di realizzazione:

  • Preparazione: 10 minuti
  • Cottura: 50-65 minuti

Ingredienti:

  • 180 g di farina, possibilmente di cereali antichi e macinati a pietra (io ho usato 90 g di farina integrale setacciata e 90 g di farina di tipo 1, entrambe di grano Luce di Amore Terra)
  • 1 manciata di noci ridotte a farina
  • 75 g di olio evo dal gusto leggero* (io uso il blend 1855 dell’azienda agricola Serrilli, che compro su ammuina.org)
  • 2 uova**
  • 1 bustina di Senz’uovo di Baule Volante sciolta in 60 g di acqua (puoi sostituire con un terzo uovo)
  • 4 cucchiai di composta di pere (io la composta 100% pere di Cibo Crudo)
  • 80-100 g di sciroppo d’acero*** (per me 80 sono sufficienti, i due golosi di casa hanno votato per la versione con 100)
  • 100 g di cioccolato fondente almeno al 70% tritato grossolanamente al coltello
  • 1/2 bustina di polvere lievitante biologica
  • 1 punta di polvere di vaniglia (opzionale)
  • 1 pizzico di sale

Procedimento:

Accendi il forno in modalità statica a 180° C.

Disponi un foglio di carta forno compostabile sul fondo di uno stampo da plum cake di grandezza media, oppure ungilo (possibilmente con olio di cocco) e farina.

Riduci le noci a farina con un frullatore (per evitare si scaldino troppo, preleva un pugnetto di farina dalla dose che avrai preparato, uniscila alle noci e usa la funzione ad impulsi; se non la hai ferma il frullatore ogni tanto). Non è necessario ottenere una consistenza sottile sottile: se non ti disturbano al palato, lascia pure qualche pezzo di noce più grosso.

Setaccia la farina (se come me usi una parte di farina integrale, parti da quella e non utilizzare il residuo di crusca che rimane nel setaccio), il lievito, la polvere di vaniglia (se la usi) e il pizzico di sale; unisci le noci e metti da parte.

Separa le uova e metti i bianchi da parte.

Ora sbatti i rossi d’uovo, unisci il senz’uovo disciolto in 60 g di acqua (oppure il rosso del terzo uovo), l’olio evo, lo sciroppo d’acero e la composta e montali leggermente con una frusta a mano oppure con un frullino elettrico.

Ora unisci gli ingredienti solidi a quelli liquidi e falli amalgamare senza lavorare troppo il composto.

Aggiungi la cioccolata tritata e mescola ancora.

Monta a neve piuttosto ferma gli albumi e incorporali al composto molto delicatamente, girando dal basso verso l’alto, facendo attenzione a che non si smontino.

Versa tutto nello stampo e inforna nel ripiano centrale lasciando cuocere a 180 °C statico per almeno 50 minuti. Trascorso questo tempo fai la prova stecchino. Nel mio forno ha impiegato 50 minuti + 5 coperto con un foglio di carta forno (ho avuto paura che si scurisse troppo) + 10 solo sotto (ma questo è un difetto del mio forno, per cui con le torte devo farlo sempre).

Buon appetito!

Precisazioni

*I nutrizionisti raccomandano di preferire l’olio extravergine di oliva oppure l’olio di cocco in cottura, in quanto più stabili. Gli oli di semi hanno sapori più neutri, ma sono più volatili e, in cottura, tendono a degradarsi più facilmente con conseguenze dannose sulla salute. Io risolvo usando degli oli extravergine d’oliva delicati che non alterano in alcun modo il sapore del dolce.

**Per una versione vegana ometti le due uova e usa 3 bustine di Senz’uovo. Abbi cura di aggiungere un cucchiaino di aceto al composto e aumenta la dose della polvere lievitante biologica a 1 bustina.

***Se non lo hai lo puoi sostituire con una pari quantità di sciroppo d’agave o miele, oppure con zucchero (io ti consiglio quello di cocco, oppure quello greggio di canna).