Questa torta sembra una magia.

Come i suoi pochi ingredienti (e nessuna farina) riescano a dar vita ad una torta golosa, leggera nel gusto e fondente nella consistenza non riesco a spiegarmelo. A casa ce ne siamo innamorati tutti, forse perché, ritoccando il tipo e la quantità di dolcificanti rispetto alla ricetta originale, sono riuscita a trovare un giusto compromesso in grado di soddisfare sia il mio palato (che non ama il dolce), sia quello dei due golosoni di casa per cui un dolce deve essere “dolce”.

È una torta non difficile da realizzare.

L’unica difficoltà sta nel capire quando sia arrivato il momento giusto per toglierla dal forno. Io ho aspettato il momento in cui ha superato senza esitazioni “la prova stecchino”, ma, prima di arrivare a quel punto, ho dovuto abbassare un pochino la temperatura perché si stava scurendo troppo e sentivo un profumo troppo intenso, quel tipico odore che fa il cioccolato che sta per bruciacchiarsi, non so se avete presente. Essendo i forni tutti diversi, non prendete alla lettera le mie indicazioni di cottura, ma, trascorsa una mezz’oretta dal momento in cui l’avete infornata,  tenetela d’occhio, abbassate la temperatura se sta scurendo troppo (e “profuma” anche troppo) e tiratela fuori solo quando lo stuzzicadenti inserito al centro della torta verrà fuori perfettamente pulito.

Inutile dire che ho utilizzato tutti ingredienti biologici, cioccolato fair trade e uova freschissime di galline allevate all’aperto libere di razzolare. Dove le prendo? A Milano ormai si trovano facilmente in diversi mercatini rionali che ospitano contadini e piccoli produttori consapevoli delle cascine del territorio circostante, oppure, tra le altre uova, nei negozi biologici come  Naturasì (e, mi raccomando, se non trovate quelle del contadino e le comprate in un negozio bio, se non lo vedete scritto sulla confezione non fatevi scrupoli a chiedere, che se tutti pretendiamo uova da galline allevate come si deve, pian piano magari le uova di batteria smettono di produrle).

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Grado di difficoltà:  

Tempo di realizzazione:

  • 15-20 minuti preparazione
  • 40-55 minuti cottura

Ingredienti (per una torta da 18-20 cm di diametro):

200 g di cioccolato fondente (almeno al 70%)
2 Cucchiai di mandorle oppure nocciole ridotte a farina
120 ml di olio evo + altro (q.b.) per ungere la teglia
100 g di sciroppo d’acero
30 g di zucchero (preferibilmente di cocco oppure di canna grezzo) frullato
4 uova
1 pizzico di sale
un piccolo quantitativo di cacao da cospargere sul fondo della teglia

 

Procedimento:

Preriscaldate il forno statico a 180 gradi.

Oliate e cospargete uniformemente del cacao su una teglia da 18-20 cm di diametro. Mettetela da parte.

Preparate il cioccolato. Rompetelo in piccoli pezzi e fatelo sciogliere a bagnomaria a fuoco molto lento (l’ideale sarebbe che il recipiente che contiene il cioccolato non toccasse l’acqua di quello più grande che lo contiene). Ogni tanto girate, per facilitarne lo scioglimento.

Quando sarà completamente sciolto aggiungete l’olio evo, lo sciroppo d’acero e 15 dei 30 g di zucchero di cocco (che avrete precedentemente frullato fino a farlo diventare della consistenza e del colore dello zucchero a velo), mescolando con una frusta. Lasciate che gli ingredienti si amalgamino e togliete dal fuoco. Aggiungete le mandorle o nocciole (che avrete ridotto a farina frullandole nel frullatore), il pizzico di sale e i rossi d’uovo leggermente sbattuti.

Nel frattempo montate gli albumi a neve molto ferma (se avete dubbi sul procedimento potete seguire le istruzioni riportate qui). Io ho utilizzato la planetaria e, dopo essermi assicurata che frusta e ciotola fossero pulitissime, ho aggiunto agli albumi i 10 g rimanenti di zucchero sciolti in un goccio d’acqua e la ho azionata ad una velocità bassa, per aumentarla poi gradualmente fino alla massima, finché gli albumi non hanno montato  e sono diventati fermi e sodi.

A questo punto amalgamate gli albumi all’impasto di cioccolato con un movimento lento dal basso verso l’alto; siate lenti e delicati nei movimenti in maniera tale che non si smontino.

Versate il composto nella teglia e infornate a 180 gradi.

Dopo una mezz’oretta, assicuratevi che la temperatura non sia troppo alta (in quel caso abbassatela a 160-170) e prolungate la cottura finché, inserendo uno stuzzicadenti al centro della torta, non verrà fuori completamente pulito.

Nel mio forno ha impiegato 55 minuti, di cui 35 a 180 gradi e 15 a 160 e 5 a 160 funzione solo sotto (questa operazione di prolungare 5 minuti la cottura dei dolci con la funzione “solo sotto” la faccio in automatico perché il mio forno ha questo piccolo difetto di essere meno potente da sotto nella versione “statico” e lo correggo in questo modo).

Aspettate che sia completamente freddo prima di estrarlo dalla teglia e cospargete con i 5 grammi restanti di zucchero di cocco ridotto a velo.

Buon appetito!