Non me ne vogliano i siciliani, ma un po’ è che avevo dei broccoli già lessati che giacevano tristemente in frigo e dovevo utilizzarli, un po’ è che le cremine di verdura come condimento per mantecare la pasta mi piacciono proprio assai.

Così, quasi per caso, è nata questa “pasta chi sardi” decisamente a modo mio, un’ottima idea per riciclare un avanzo di verdure e mangiare pesce azzurro, che è ottimo, costa poco e pare faccia anche un gran bene (anche alle nostre prestazioni cognitive).

Se la provi e vuoi farmi sapere se ti è piaciuta, puoi lasciarmi un commento qui sotto. Mi farai felice!

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Grado di difficoltà:   

Tempo di realizzazione:

  • Preparazione: 20-30 minuti
  • Cottura: 20 minuti

Ingredienti (per 2 persone):

  • 150 g di spaghetti (io ho usato spaghetti di grano Senatore Cappelli Amore Terra)
  • 3-400 g di sarde fresche
  • 1 broccolo piccolo
  • 1 manciata di uvetta
  • 1 manciata abbondante di pinoli
  • 1-2 fette di pane raffermo
  • 2 filetti di acciuga in olio evo, scolati e sciacquati
  • 1 cipolla media (oppure 2-3 cipollotti freschi, oppure 2 porri)
  • 1 spicchio di aglio (opzionale)
  • finocchietto selvatico essiccato e/o erbe aromatiche miste essiccate (opzionali)
  • olio evo, aceto aromatico, sale e pepe macinato fresco q.b.
  • 1 cucchiaino di tahin (opzionale)
  • 1/2 limone

Procedimento:

Se non hai chiesto al venditore di pulire il pesce (cosa che io faccio sempre perché riduce drasticamente i tempi e perché non sono bravissima a farlo da sola), comincia  staccando la testa delle sarde, aprendole a libro, facendo scorrere il dito tra le due parti e staccando delicatamente la lisca centrale (puoi fare questa operazione direttamente sotto l’acqua corrente: a me aiuta molto). Metti da parte le sarde pulite, disponendole su un piatto.

Lava e monda il broccolo e cuocilo a vapore oppure lessalo velocemente in acqua salata per 6-8 minuti (puoi farlo anche con 2 o 3 giorni di anticipo e conservare il broccolo in un contenitore ermetico in frigorifero).

Metti le uvette in un recipiente d’acqua e lasciale in ammollo almeno una decina di minuti.

Prendi la fetta di pane raffermo e frullala grossolanamente in modo che rimangano dei pezzi di mollica più grandi (se non hai del pane raffermo puoi utilizzare del pane fresco tostato qualche minuto in forno).

Ora prepara le molliche di pane aromatizzate. Metti lo spicchio di aglio in un padellino con il fondo spesso, coperto con un fondo di olio evo. Fai andare a fuoco bassissimo finché l’aglio non sarà colorito; schiaccia ripetutamente l’aglio in modo da far fuoriuscire tutti i suoi preziosi oli (eventualmente incantando il padellino). Se non lo desideri mangiare, togli lo spicchio d’aglio e gettalo via (in alternativa tienilo e tagliuzzalo grossolanamente con un coltello). Metti nel padellino le molliche di pane e metà dei pinoli, aromatizzali con il finocchietto essiccato e/o con il mix di erbe aromatiche essiccate, falli tostare ed insaporire due o tre minuti su fuoco vivace, girando in continuazione per evitare che brucino. Spegni il fuoco e metti da parte.

Riempi d’acqua la pentola in cui intendi cuocere la pasta, aggiungi il sale e ponila sul fuoco.

Nel frattempo affetta la cipolla (o i cipollotti, oppure il porro), piuttosto finemente e ponila in una padella capiente (la stessa in cui mantecherai la pasta alla fine) insieme ad un fondo di olio evo abbondante e alle acciughe. Aggiungi un pizzico di sale abbondante e falla appassire dolcemente finché non sarà diventata trasparente. A questo punto alza la fiamma, aspetta che sfrigoli in maniera decisa, sfuma con un goccio di aceto aromatico (io ho usato aceto balsamico bianco, ma puoi usare anche aceto di mele) e fai ridurre. Quando il liquido sarà completamente assorbito, ripeti l’operazione 1 o 2 volte con uno schizzo d’acqua, finché la cipolla non risulterà morbida, profumata e caramellata e le acciughe saranno completamente disfatte.

A questo punto scola le uvette e uniscile al composto di cipolla e acciughe. Aggiungi i pinoli restanti e le sarde e falle andare non più di 1 minuto. Spegni e metti da parte.

Lessa la pasta nell’acqua che nel frattempo avrà raggiunto il bollore. Punta il timer 2-3 minuti prima del tempo indicato sulla confezione.

Mentre la pasta cuoce, poni in un frullatore (oppure in un recipiente alto, se usi un frullatore ad immersione) il broccolo, un goccio di olio evo, un cucchiaino di tahin (se decidi di usarla), uno schizzo di succo di limone e un paio di cucchiai di acqua di cottura della pasta (se ti senti più tranquillo a fare questa operazione prima di buttare la pasta, puoi farlo tranquillamente, sostituendo l’acqua di cottura della pasta con dell’acqua normale). Frulla fino ad ottenere una crema, assaggia e aggiusta di sale (logicamente ci vorrà più sale se il broccolo sarà stato cotto a vapore piuttosto che scottato in acqua salata). Metti la cremina da parte.

Un paio di minuti prima del suono del timer, accendi il fuoco sotto la padella contenente il condimento e lascia che si scaldi. Al suono del timer, abbassa la fiamma sotto la padella e, aiutandoti con un mestolo servispaghetti, trasferisci rapidamente tutti gli spaghetti nella padella contenente il condimento. Aggiungi uno o due mestoli di acqua di cottura della pasta, alza la fiamma e, girando in continuazione, ma facendo  attenzione a non far disfare le sarde (oppure, se vuoi cimentarti, facendo saltare direttamente la pasta con l’apposito movimento del braccio, come fanno i cuochi veri (a me riesce una volta su cinque)), ultima la cottura lasciando che gli spaghetti assorbano l’acqua di cottura che hai aggiunto (dovrebbero impiegare 3-4 minuti). Ora assaggia e se hai la sensazione che gli spaghetti siano troppo “al dente”, aggiungi un altro po’ d’acqua di cottura (un mestolo, ma anche meno) e continua a girare (non dovrebbe essere necessario, ma molto dipende dalla pasta). Quando gli spaghetti saranno cotti, ma comunque ancora al dente, aggiungi la cremina di broccoli (3-4 cucchiai saranno sufficienti), spegni il fuoco e lascia mantecare a fuoco spento per uno o due minuti, eventualmente aggiungendo un altro pochino (non più di mezzo mestolo) di acqua di cottura della pasta, sempre continuando a girare delicatamente o facendo saltare gli spaghetti con l’apposito movimento del braccio (l’acqua sarà necessaria se all’aspetto gli spaghetti dovessero risultare troppo asciutti). Perché l’acqua si rapprenda e si formi una cremina golosa attorno agli spaghetti, è fondamentale che la mantecatura avvenga fuori dal fuoco*.

Impiatta e spolvera gli spaghetti con il composto di molliche di pane e pinoli aromatizzato all’aglio e, se ti piace, la buccia grattugiata di 1/2 limone e servi.

I tuoi spaghetti broccoli e sarde sono pronti**.

Buon appetito!

Precisazioni:

*Se questo procedimento di mantecatura della pasta ti sembra troppo complesso, niente paura: scola la pasta a cottura ultimata come sei abituato a fare, trasferiscila nella padella contenente il condimento e la cremina di broccoli, gira delicatamente per non far disfare le sarde (che però avrai cotto un paio di minuti in più rispetto all’altra versione), facendo amalgamare tutto il sugo e procedi con l’impiattamento allo stesso modo.

** Ti coinsiglio di consumare subito la pasta broccoli e sarde e di non preparare il condimento in anticipo. Le uniche cose che possono essere tranquillamente preparate in anticipo sono le molliche di pane aromatizzate, i broccoli e la cremina.