Non tutti all’idea di una minestra associano qualcosa di estremamente confortante e tanto meno goloso. Questa vellutata (che puoi facilmente rendere gluten free sostituendo le molliche di pane con un cereale senza glutine e vegan eliminando le alici) ha tutte le carte per convertire gli scettici delle pietanze liquide e delle consistenze cremose, perché più che una minestra è una goduria. Promesso.

***

Difficoltà:

Tempo di realizzazione:

  • 10 minuti preparazione e taglio delle verdure
  • 20-30 minuti cottura 
  • 5 minuti tostatura del pane alle alici e impiattamento

Ingredienti (per circa 2 porzioni):

Per la vellutata

  • 2 porri medi (3 piccoli)
  • 1 cavolfiore medio (2 piccoli)
  • 1 lattina di latte di cocco da 350-400 ml
  • Acqua q.b.
  • Aceto aromatizzato (io ho usato aceto balsamico bianco) q.b.
  • Erbe aromatiche essiccate q.b. (opzionale)
  • Sale integrale e pepe fresco (io ho usato anche un pochino di sale affumicato e pepe bianco affumicato) q.b.
  • Olio evo q.b.

Per servire

  • 1 fetta di pane (preferibilmente di cereali antichi e a pasta madre), meglio se raffermo
  • 2 alici conservate in olio evo
  • 1 spicchio d’aglio
  • Olio evo q.b.

Procedimento

Pulisci e affetta i porri* e ponili sul fuoco al minimo in una pentola dal fondo spesso con 2-3 cucchiai di olio evo e un pizzico di sale integrale; fai rosolare, sempre a fiamma bassa, finché non saranno diventati trasparenti.

Nel frattempo, lava il cavolfiore e taglialo a cubetti (nella parte superiore puoi ricavare delle cimette di 2-3 cm, ma abbi cura di tagliare la parte del gambo un pochino più piccola, specialmente la parte del torsolo, che è più dura, in modo che la cottura sia più o meno uniforme).

Quando i porri saranno diventati trasparenti, alza la fiamma, sfuma con uno schizzo di aceto balsamico (io ho usato aceto balsamico bianco per non far scurire troppo la vellutata, ma se non lo hai usa tranquillamente l’aceto balsamico oppure dell’aceto di mele) e fai ridurre il liquido. Ripeti l’operazione (1 o 2 volte) sfumando con acqua finché i porri non saranno diventati morbidi.

A questo punto unisci il cavolfiore, aggiungi un pizzico di sale, un pizzico di erbe aromatiche essiccate (io uso un mix di rosmarino, timo, alloro, origano e maggiorana) e fallo insaporire velocemente. Versa il contenuto della lattina di latte di cocco, aggiungi una quantità d’acqua che serva a coprire i cavolfiori di circa 1 cm, porta a bollore, copri con un coperchio e abbassa la fiamma. Lascia andare a fiamma bassa per circa 15 minuti o finché il cavolfiore sarà morbido.

A questo punto frulla con un frullatore a immersione fino a ottenere una purea cremosa e liscia. Ora assaggia e aggiusta di sale e pepe (io ho aggiunto qualche fiocco di sale affumicato e 2-3 granelli di pepe affumicato, che ho lasciato sciogliere qualche minuto e poi ho frullato di nuovo).

Ora prepara le molliche di pane. In un padellino (possibilmente di ghisa o ferro), che porrai su fuoco dolce, poni un fondo d’olio, con dentro lo spicchio d’aglio schiacciato e lascia andare finché non sarà dorato. Nel frattempo taglia la fetta di pane a quadratini e sbriciola qualche quadratino con le dita in modo da ottenere delle briciole di diverse grandezze. Taglia le alici a pezzetti di 1 cm. Quando l’aglio sarà dorato, eliminalo, versa nel padellino il pane e le alici e lasciale insaporire e tostare per un paio di minuti.

Distribuisci la vellutata calda nelle fondine, aggiungi le molliche di pane tostate, se ti piace, un giro d’olio evo a crudo e servi (io, per esigenze fotografiche, ho aggiunto anche qualche germoglio).

Buon appetito!

* Precisazioni: per mondare il porro taglia la parte superiore più coriacea e togli gli strati  esterni più duri e pieni di terra (potrebbe essere uno o di più, dipende dal porro). Se ti è possibile spazzolalo con una spazzolina di cocco. Ti consiglio di non gettare e conservare in frigorifero (in un contenitore ermetico o avvolte in una canovaccio umido) le parti più coriacee che hai eliminato, che potranno essere tranquillamente utilizzate per un brodo, anche dopo 2-3 giorni. Se ti stai chiedendo dove esattamente devi tagliare per stabilire quale parte del porro utilizzare e quale eliminare ti consiglio di valutare il punto in cui le foglie diventano più dure. Questo punto non necessariamente coincide con il punto in cui diventano verdi. Dovrai valutarlo un po’ con gli occhi, un po’ con il tatto. Considera, inoltre, che in questa vellutata il colore potrebbe venire leggermente influenzato dalle foglie verdi, per cui, se desideri che abbia un colore più tendente al bianco possibile, fermati prima che la foglia tenda inesorabilmente al verde.