Sto aiutando un ragazzo che asserisce di non amare le verdure, a cui è stata prescritta una dieta più ricca di vegetali, a trovare dei modi per apprezzarle. Ieri gli ho fatto assaggiare questa vellutata …non riusciva a smettere di dire UAU!

Trasformare qualcosa che ha un vago sapore di terra in una cosa che metti in bocca, chiudi gli occhi, assapori e … “UAU”, si può! Sei pronto?

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Difficoltà:    *

Tempo di realizzazione:

  • 4-8 ore ammollo del sorgo integrale (consigliato)
  • 20 minuti cottura del sorgo
  • 10 minuti preparazione e taglio delle verdure
  • 50 minuti cottura della zuppa
  • 10 minuti preparazione delle noci caramellate e del sorgo profumato all’arancia

Ingredienti (per circa 3 porzioni):

Per il sorgo

  • 1/3 di cup di sorgo crudo (equivale a circa una tazzina da caffè)
  • 1 pezzettino di alga kombu grande quanto un francobollo (consigliata)
  • 2 chiodi di garofano (opzionale)
  • 1 stecca di cannella (opzionale)
  • 2 anici stellati (opzionale)
  • 1 pizzico di cardamomo (opzionale)
  • 1 pizzico di sale integrale

Per la vellutata

  • 1 cipolla
  • 2 barbabietole rosse medie (oppure 4 piccole)
  • 2-3 rape (rosa) medie
  • 1 daikon medio (oppure 1/2 grande)
  • 1 cucchiaino abbondante di cannella in polvere
  • 1 limone piccolo (succo)
  • 2 arance medie (succo)
  • 1 arancia (zesta)
  • Acqua q.b.
  • 2 cucchiaini di aceto di mele
  • Sale integrale e pepe fresco q.b.

Per servire

  • Una manciata di noci
  • 1/2 + 1/2 arancia (succo)
  • 1 cucchiaino di sciroppo d’acero

Procedimento

Se ti ricordi – la sera prima, al mattino per la sera, o comunque qualche ora prima di cuocerlo – sciacqua il sorgo e mettilo in ammollo in una quantità d’acqua pari a 3 volte il suo volume, assieme all’alga kombu. Per l’ammollo puoi utilizzare direttamente la casseruola in cui lo cuocerai. Al momento di cucinarlo togli l’alga, aggiungi un pizzico di sale, i chiodi di garofano, la cannella, gli anici stellati e il cardamomo, fai arrivare ad ebollizione a fiamma media, poi copri con un coperchio, abbassa la fiamma, imposta il timer a 20 minuti e non sollevare più il coperchio finché il timer non suonerà. A questo punto lascia riposare ancora almeno una decina di minuti prima di togliere il coperchio.  Se sei impegnato in altro, dopo aver spento il fuoco puoi tranquillamente dimenticarlo (e metterlo in frigo una volta freddo: la cottura per assorbimento, che lascia i chicchi separati, permette di preparare i cereali in chicco in anticipo, conservarli in frigo in contenitori ermetici per qualche giorno e utilizzarli al bisogno: per video tutorial e un po’ di spiega sulla cottura per assorbimento di tutti i cereali (sorgo compreso), puoi andare qui).

Prepara la vellutata.

Pela e affetta finemente la cipolla e ponila sul fuoco al minimo in una pentola dal fondo spesso con 2-3 cucchiai di olio evo e un pizzico di sale integrale; falla rosolare, sempre a fiamma bassa, finché non sarà diventata trasparente.

Nel frattempo, lava e pela le radici e tagliale a cubetti (ti consiglio di tagliare le barbabietole a cubetti un po’ più piccoli, essendo le più dure).

A questo punto alza la fiamma, sfuma con uno schizzo di aceto di mele e fai ridurre il liquido. Ripeti l’operazione sfumando con acqua finché la cipolla non sarà diventata morbida.

Unisci le radici, aggiungi un pizzico di sale, la cannella in polvere e falle insaporire, girando continuamente. Copri completamente con acqua, porta a bollore e abbassa la fiamma. Metti il coperchio e lascia andare a fiamma bassa per circa 40-45 minuti o finché tutte le radici (la barbabietola sarà la più tenace) non saranno morbide.

A questo punto frulla la zuppa con un frullatore a immersione fino a ottenere una purea cremosa e liscia. Ora aggiungi il succo di limone, quello di 2 arance, la zesta di arancia e assaggia. Se c’è bisogno di sale aggiungilo. Se ti sembra che manchi la nota acida, aggiungi un cucchiaino di aceto di mele. Se non senti la cannella aggiungine un mezzo cucchiaino. Se ti piace aggiungi un po’ di pepe fresco. Assaggia ancora: dovresti sentire il dolce della barbabietola, l’amaro del daikon, l’acido del limone (e dell’aceto), l’aroma intenso dell’arancia, un sentore di cannella. Se c’è tutto copri e lascia riposare (qualche ora dopo è più buona e il giorno successivo (per non parlare di due) ancor di più).

Al momento di servire spremi le due 1/2 arance e tieni il loro succo separato.

Metti il sorgo (da cui avrai tolto tutte le spezie) su un padellino e ponilo su fuoco medio; quando comincerà a sfrigolare versaci sopra il succo di mezza arancia. Fallo completamente assorbire e spegni il fuoco.

In un altro padellino, che porrai sempre su fuoco medio, poni la manciata di noci tritate grossolanamente. Quando cominceranno a sudare e sentirai gli aromi sprigionati dalla tostatura, aggiungi il cucchiaino di sciroppo d’acero e lascia che caramelli una ventina di secondi. A questo punto versa il succo dell’altra mezza arancia e lascia che si riduca. Spegni il fuoco.

Servi, distribuendo la vellutata calda in una fondina e aggiungendo qualche cucchiaio di sorgo e qualche noce caramellata.

Buon appetito!

*L’unica difficoltà di questa vellutata sta nel bilanciamento dei sapori. Con le quantità e il procedimento indicati non dovresti avere il minimo problema a riprodurla. Ti consiglio, però, di assaggiare e di “aggiustare” il sapore, un po’ per venire incontro al tuo gusto, un po’ perché frutta e verdura non hanno sapori standard e spesso occorre fare qualche aggiustamento. Tieni conto, ad esempio, che le arance che ho utilizzato per questa preparazione erano dolcissime. Per cui ho avuto bisogno di aggiungere un cucchiaino di aceto per far sentire la nota acidula, di cui magari non c’è bisogno se si utilizzano arance di una qualità più aspra.