I baci sono gratis, la felicità non si può comprare, ma alzi la mano chi a Capodanno non mangia lenticchie?

Ecco la mia proposta per una zuppa un po’ diversa da mangiare la notte del 31, il 1 gennaio o tutti gli altri 363 giorni.

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Difficoltà:   

Tempo di realizzazione:

  • 6-8 h ammollo delle lenticchie (consigliato)
  • 10 minuti preparazione
  • 40-45 minuti cottura

Ingredienti (per 4 persone):

  • 300 g di lenticchie (del tipo piccolo, di montagna oppure nere Beluga)
  • un pezzetto di alga kombu (consigliata se si procede all’ammollo delle lenticchie)
  • 100 g di castagne già cotte (io uso Primacolta)
  • 1 cipolla media
  • 1 spicchio di aglio
  • carote medie o 3 piccole (oppure un pezzetto di zucca)
  • 1 gambo lungo (oppure due medio piccoli) di sedano
  • qualche foglia di alloro
  • qualche foglia di salvia e/o erbe aromatiche essiccate a piacere (io ho usato un misto essiccato di rosmarino, salvia e timo)
  • 1 Cucchiaio ca. di aceto di mele (o altro aceto delicato)
  • olio extra vergine di oliva (evo) e sale integrale q.b.
  • 3-4 grani di pepe di buona qualità q.b. (io ho usato pepe bianco affumicato)

Preparazione

Anche se per le lenticchie non è strettamente necessario (a differenza che per altri legumi), è consigliabile metterle a bagno almeno 6-8 ore con un pezzettino (grande quanto un francobollo) di alga kombu. L’ammollo permette ai legumi di eliminare alcune sostanze anti-nutrienti che contengono. L’aggiunta dell’alga kombu nell’acqua di ammollo (e, nella maggior parte delle preparazioni, anche in cottura) ne migliora, inoltre, la digeribilità e ne riduce gli effetti collaterali. L’alga è facilmente reperibile nei negozi e e-commerce di alimenti biologici o naturali e non rilascia alcun sapore. Qualora non riuscissi a reperirla o non avessi tempo per procedere all’ammollo, puoi ometterla oppure saltare questo passaggio e passare direttamente alla preparazione della zuppa. Rispetto a legumi come ceci o fagioli, infatti, la quantità di sostanze anti-nutrienti contenuta nelle lenticchie è inferiore, per cui, una tantum, ci si può permettere di chiudere un occhio.

Sbuccia e trita piuttosto finemente la cipolla, trita lo spicchio d’aglio avendo cura di eliminare l’“anima”, lava e monda carote e sedano e tagliali a cubetti piccoli (l’ideale sarebbero 2-3 mm) e il più possibile regolari (tecnicamente il taglio si chiama “brunoise” e si ottiene tagliando la verdura prima a julienne e poi procedendo in perpendicolare ). Fai stufare la cipolla a fuoco basso in una casseruola dal fondo spesso con 4 cucchiai di olio evo e un bel pizzico di sale, finché non sarà diventata trasparente (potrebbe impiegarci una decina di minuti). Quando inizierà a dorare, alza leggermente la fiamma e lascia che sfrigoli un po’, finché non comincerà a caramellare. A questo punto sfumala con un po’ di aceto di mele e fai ridurre. Ripeti l’operazione con un goccio d’acqua, dopodiché aggiungi l’aglio, le carote, il sedano, un pizzico di sale su ogni verdura e continua a mescolare. Aggiungi le lenticchie (scolate e private dell’alga), le castagne, 3 o 4 grani di pepe di buona qualità, la salvia e/o le erbe aromatiche essiccate, l’alloro e una quantità di acqua necessaria a coprire completamente di circa un dito le lenticchie.

Abbassa la fiamma, copri con un coperchio e lascia che le lenticchie cuociano dolcemente per 20-30 minuti o fino a quando saranno cotte (per sicurezza, metti a scaldare un po’ d’acqua in più su un altro fuoco, in modo da averla a disposizione nel caso in cui le lenticchie dovessero assorbire tutta l’acqua e ci fosse bisogno di aggiungerne un po’). Ora assaggia, aggiusta di sale ed elimina salvia e alloro.

La tua zuppa di lenticchie alle castagne è pronta.

Buon appetito!